di
Usul Muad’Dib Ximenes
La
sconfitta interna del Napoli nel big match atipico del venerdì sera,
oltre a riaffermare le ambizioni della squadra di Allegri come
favorita sempreverde per l’affermazione finale, spalanca a
Spalletti & Co. le porte sull’attico per guardare la serie A
dall’alto verso il basso.
Il
Chievo viene da una congiuntura di risultati favorevole
appena offuscata dall’eliminazione (solamente ai rigori) nel derby
di Coppa Italia contro il Verona. Con 20 punti dopo 14 giornate, i
clivensi fanno parte del gruppone di squadre, insieme a Bologna e
Milan in lotta per un posto
nella prossima Europa League.
Spalletti
dovrà fare per la prima volta i conti con un’emergenza di
prim’ordine. Squalificati
Miranda e Gagliardini e con Vecino a mobilità ridotta causa
affaticamento, dovrà dar fondo a tutte le energie di una rosa
oggettivamente limitata nelle scelte e nei numeri. Dovrebbero
contemporaneamente trovare spazio Ranocchia, Joao Mario e Brozovic.
La vera sfida per il tecnico toscano (che da giorni va ripetendo come
un mantra che “andranno in campo undici titolari”)
sarà quella di dimostrare che le seconde linee siano idonee a dare
le medesime garanzie dei titolarissimi assenti.
Dovesse
riuscire pure stavolta, l’Inter guadagnerebbe ulteriori punti nella
percezione collettiva come squadra capace di tutto anche in
condizioni di ristrettezze ed oggettiva difficoltà.

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