di
Usul Muad’Dib Ximenes
Luca
Marelli è un ex arbitro che
vanta
esperienze
anche nella massima serie.
Dismessi
i panni dell’arbitro, esercita a
Como
la professione di avvocato e gestisce
il
sito www.lucamarelli.it che
ogni settimana
affronta
i casi più spinosi di moviola.
Prima
Obiezione: Sul caso da
rigore per fallo di mano di Santon, la
Var non può intervenire per decidere su una eventuale rimessa dal
fondo.
FALSO
“I
VAR (vale a
dire i due arbitri che dalla cabina televisiva posta fuori dallo
stadio osservano dai monitor tutta la gara) sono
intervenuti sull’episodio del fallo di mano.
Che è
chiaramente da VAR.
Appurato che quello di Santon era fallo da rigore, hanno controllato
com’è
giusto fare
non una ma
due situazioni:
la
prima
è il salvataggio sulla linea laterale di Widmer a centrocampo;
la
seconda
è il cross dalla linea di fondo dello stesso Widmer verso il centro
intercettato da Santon col braccio largo per controllare che il
pallone non fosse uscito. Il
gioco NON si è interrotto quando l’assistente di linea ha
segnalato l’uscita del pallone dal campo perché la
sua segnalazione NON
è vincolante.
Se la decisione
dell’assistente fosse vincolante per il direttore di gara avrebbe
un fischietto in mano. E non ce l’ha. Ci
si ferma solo quando è l’arbitro a fischiare.
E l’arbitro Mariani nella circostanza ha fischiato un secondo
abbondante dopo il tocco di mano di Santon.”
Ricapitolando:
l’arbitro Mariani fischia dopo il tocco di mano di Santon per
indicare la rimessa dal fondo. Ed a quel punto i Var lo richiamano
per segnargli il possibile fallo da rigore e per sottoporgli il
dilemma della possibile uscita del pallone dal campo..
“No,
no, no.. Urge una precisazione: l’arbitro NON DEVE VERIFICARE SE
IL PALLONE SIA USCITO O MENO. Quella è una rilevazione dei VAR.
Questo lo hanno deciso I VAR.”
Ma
I VAR possono farlo?
“ASSOLUTAMENTE
SÌ.
Ripensi
al gol in Atalanta-Juventus: nel
protocollo VAR
licenziato dall’IFAB1
c’è scritto esplicitamente che l’arbitro
deve controllare non soltanto la parte finale ma tutta l’azione nel
suo sviluppo.
A Bergamo venne annullato, giustamente, un gol alla Juventus per un
fallo di Lichtsteiner. Anche in quel caso ci furono le stesse
polemiche affermando che i Var non potevano intervenire.
Poniamo
che l’arbitro Mariani avesse fischiato prima del tocco di mano di
Santon..
“In
questo caso, ovviamente, il tocco di mano sarebbe stato considerato
come NON avvenuto. I VAR avrebbero
dovuto
in questo caso accertare se il fischio fosse avvenuto prima o dopo il
fallo di mano. E se avessero accertato un fischio anteriore al tocco
di mano non si sarebbe dovuto riprendere il gioco con una rimessa dal
fondo ma con un scodellamento del pallone da parte dell’arbitro
perchè il pallone non è mai uscito.
Come
si pone il protocollo sulla VAR rispetto al regolamento del gioco del
calcio nel caso
Widmer-Santon?
In
linea generale, Il protocollo non supera il regolamento del
gioco del calcio ma lo integra.
Nel caso specifico di Widmer-Santon,
bisogna utilizzare il combinato disposto di due norme: la
regola 9 del gioco del
calcio (pallone in gioco o non in gioco)
con
il punto 8.2 del
protocollo sulla VAR.
Come
mai per ragioni di trasparenza e per spegnere le polemiche il
protocollo sulla VAR non è stato reso pubblico?
Non
poteva essere reso pubblico perché trattasi di protocollo
sperimentale. Posso
però metterla al corrente di un’informazione che è stranamente
passata sotto silenzio: al termine della sperimentazione, che scadrà
fra un anno, la VAR sarà promossa.
La settimana scorsa infatti,
la Federazione spagnola e quella francese hanno annunciato
che utilizzeranno la VAR dalla prossima stagione.
Una conferma implicita che la sperimentazione verrà
promossa.
Ricapitolando:
Widmer arriva sul fondo e crossa, l’assistente segnala che il
pallone è uscito ma l’arbitro ancora non fischia. Il pallone
finisce sul braccio di Santon
e poi al centro dell’area. Solo in quel momento arriva il fischio
dell’arbitro e la segnalazione dello stesso che il gioco potrà
riprendere dalla rimessa dal fondo. E poi?
“In
questo caso il protocollo Var prevede che la prima azione da rivedere sia il tocco di mano per valutarne la rilevanza o meno. Questo è il
primo passaggio. Il secondo step è riguardarsi tutta l’azione per
accertarsi che il pallone non sia mai uscito e per accertarsi che
non ci siano stati altri tipi di irregolarità. A quel punto i due
Var NON prendono una decisione ma riferiscono all’arbitro
Mariani di andare a guardare al monitor ciò che LUI PUÒ
RIVEDERE: vale a dire,il
tocco di mano.
E basta. Le altre due decisioni
(il fatto che Widmer abbia tenuto il pallone in campo a centrocampo e
poi sul fondo quando va a crossare) sono già state
controllate e assunte dai
due Var.
Seconda
obiezione: una volta che l’arbitro ha
fischiato ed indicato la rimessa dal fondo, la casistica della VAR
non gli avrebbe più consentito di tornare indietro per consultare il
video.
Assolutamente Falso. Il regolamento non lo impedisce.
Terza
obiezione: vi è somiglianza
tra la situazione Santon e quella del caso della dubbia situazione di
fuorigioco che non si sbandiera e non si fischia perché se fosse
sbagliata non vi sarebbe modo di intervenire con la Var?
Assolutamente
no. C’è una sostanziale
differenza tra loro:
l’uscita del pallone dal campo è una semplice rilevazione
da parte dell’assistente. Nel caso del fuorigioco è una
valutazione.
Se l’assiste rimane giù con la bandierina è perché ha un dubbio
sulla sua valutazione del fuorigioco. Ci sono precise
direttive in merito che IMPEDISCONO di lasciar proseguire l’azione
nel caso di dubbio che la palla sia uscita o meno.
Capisce bene che parliamo di situazioni NON assimilabili tra loro.
1
L’IFAB,
l’International Football Association Board è l’organo deputato
al cambiamento ed alle innovazioni nelle regole del gioco del calcio.
SI
RINGRAZIA L'AVVOCATO LUCA MARELLI PER LA DISPONIBILITÀ
E CORTESIA
Intervista
Esclusiva di Usul Muad’Dib Ximenes per
www.interismiinusuali.blogspot.it
Per
eventuali riproduzioni si prega di contattare la
redazione
alla mail interismiinusuali@gmail.com
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