di
Usul Muad’Dib Ximenes
Giancarlo
Padovan, giornalista professionista
di
lungo corso, ha lavorato presso le più grandi
testate
giornalistiche nazionali.
Attualmente
editorialista per l’Unione Sarda e
per
il Fatto Quotidiano è anche docente presso
l’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Direttore,
come è possibile che l’Inter, capoclassifica della serie A, venga
messa in imbarazzo in Coppa Italia da una squadra di Lega Pro?
È
possibile nella misura di una generale, forse inconscia,
sottovalutazione dell’avversario specie da parte delle seconde
linee nerazzurre impiegate nell’occasione. La capoclassifica della
serie A sa di essere globalmente tecnicamente superiore ad una
squadra di Lega Pro. I giocatori erano convinti che questa
superiorità si sarebbe tradotta prima o poi in gol e che avrebbero
avuto la meglio. Superiorità, in termini di freddezza e personalità,
che è emersa solo ai calci di rigore.
Approva
le critiche a Spalletti per aver dato spazio alle seconde linee in
coppa Italia? Dove iniziano e finiscono, per lei, le responsabilità
di un allenatore in questo caso?
Dissento
dalle critiche rivolte a Spalletti nell’occasione. Non aveva altro
da fare che inserire le seconde linee per due ragioni: la prima
perché era sacrosanto far rifiatare quei calciatori che finora hanno
sempre giocato; la seconda perché doveva dare un'opportunità a chi
gioca meno.
L’allenatore
si è assunto diligentemente le responsabilità dell’accaduto ma se
avesse schierato i titolari contro il Pordenone sarebbe stata una
cosa ridicola.
Lo
scorso martedì il Professor Paolillo commentando in esclusiva per il
nostro blog l’operazione bond da 300 milioni di €, ha
razionalmente spiegato come la società avrebbe la liquidità in casa
per poter intervenire in gennaio. Lei personalmente crede che ciò
accadrà?
Credo
che Sabatini ed Ausilio dovranno fare di necessità virtù nella
prossima finestra di mercato. Salva l’ipotesi della cessione di
Joao Mario, che consentirebbe di reinvestire quelle risorse, io credo
che la società punterà a giocatori di buon rendimento dal basso
costo.
Francamente
io non vedo all’orizzonte un grande colpo.
Le
nostre fonti identificano ad oggi come obiettivi sensibili per
gennaio Davide Astori, Milan Badelj, Emanuele Giaccherini..
Le
faccio io una domanda: spenderebbe soldi per questi giocatori? Sono
senz’altro buoni giocatori ma che non migliorano l’assetto
dell’Inter e che anzi andrebbero ad intasare i ranghi delle seconde
linee. Per non tacere che Giaccherini praticamente non gioca da un
anno e mezzo..
La
partita con la Juve ha dimostrato alcune criticità nel gioco e
nell’organico dell’Inter, specie al centrocampo:
indipendentemente dai costi e dalle possibilità di spesa attuali,
potrebbe fare il nome di un giocatore capace di aggiungere soluzioni
e migliorare questa Inter?
Ce
ne sono diversi che mi piacciono. Penso a Verratti che è però
inarrivabile non solo per l’Inter ma per qualunque squadra
italiana. Una grande mezzala assai completa è Kroos del Real Madrid
ma anche per lui vale il medesimo discorso. Pastore, poi, sarebbe il
raccordo ideale tra Icardi e le linee di centrocampo ma pure per lui
bisognerebbe mettere mano alla borsa.
La
cessione di Donnarumma farebbe tutti felici: il giocatore stesso che
andrebbe altrove a guadagnare ancora di più; il suo procuratore che
ricaverebbe una ricca commissione per l’operazione; il Milan che
sistemerebbe i conti in attesa del rendez-vous con l’UEFA. Perchè
sembrano tutti scontenti? Che idea si è fatto?
Sono
tutti scontenti perché se la stessa operazione fosse stata condotta
a fari spenti in accordo tra il Milan, Raiola ed il giocatore
sarebbero tutti contenti perché tutti avrebbero avuto da
guadagnarne.
Dopo
quanto accaduto invece, parliamo di un’operazione più da 40
milioni di € che da 80 come leggo e sento dire da più parti.
SI
RINGRAZIA IL DIRETTORE GIANCARLO PADOVAN PER LA DISPONIBILITÀ
E CORTESIA
Intervista
Esclusiva di Usul Muad’Dib Ximenes per
www.interismiinusuali.blogspot.it
Per
eventuali riproduzioni si prega di contattare la
redazione
alla mail interismiinusuali@gmail.com

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