Di
Paolo Lazzerini
Sentimenti
contrastanti al termine dei 90 minuti dell’Allianz Stadium. Da una
parte la soddisfazione per aver mantenuto lo “0” nella casella
sconfitte, in casa di quello che rimane il complesso più forte del
campionato. Dall’altra però c’è un po’ di delusione per non
aver visto tutti i nostri interpreti dare tutto. Il punto ovviamente
non è d’oro, è di platino, e il bicchiere è decisamente per ¾
parti pieno. 16 partite, 40 punti, 0 sconfitte, testa della
classifica, sia pure a forte rischio visto l’impegno casalingo del
Napoli non impossibile contro la Fiorentina. Cosa chiedere di più?
L’obiettivo Champions rimane decisamente alla portata e inoltre si
stanno ponendo basi importantissime per il futuro, per poter puntare
ancora più in alto.
Le
Pagelle
HANDANOVIC
6,5:Disinnesca subito una conclusione ravvicinata di Mandzukic e
in generale risponde sempre presente alle incursioni bianconere
tuttavia limitate in confronto alla mole di gioco creata.
D’AMBROSIO
6-: Mandzukic, come c’era da aspettarsi, si è rivelato un osso
durissimo, sia in fascia che dentro l’area di rigore. Sovrastato in
quel colpo di testa che si è spento nella parte alta della traversa
sul finale di primo tempo. Ma in alcune occasioni è comunque
riuscito, in qualche modo, a fermarlo. Come in quella chiusura di
testa da cross di Cuadrado , senza la quale sarebbero stati guai
seri.
MIRANDA
6,5: E’ tornato lui. Calma olimpica nello sbrogliare situazioni
potenzialmente pericolose e finalmente migliora sensibilmente la
percentuale di precisione nei passaggi in fase di impostazione, dopo
un’inizio di campionato da mani nei capelli sotto questo aspetto.
Al suo attivo anche un salvataggio quasi sulla linea.
SKRINIAR
6,5: In quell’occasione iniziale di Mandzukic è lui che buca
la palla in area agevolando la conclusione del croato, ma pare perché
scivola. Ad ogni modo è l’unica presunta macchia di un’altra
gara notevole, dove riesce a salvare diverse situazioni pericolose
con la sue proverbiali chiusure, pur soffrendo più del suo solito,
in alcune situazioni, la fisicità degli avversari.
SANTON
5: Cuadrado lo
fa...quadrato. Al primo vero avversario di spessore che si ritrova di
fronte dopo che Spalletti lo ha riesumato, l’ex “Bambino”
palesa i suoi paurosi limiti. E dire che inizia con autorità e senza
paura, dando comunque il suo contributo al buon inizio gara
nerazzurro. Ma poi arriva al limite del naufragio, quando il Mister
saggiamente lo toglie.
VECINO
6: Una presenza in mezzo al campo che si sente dal punto di vista
fisico, solo a tratti però sotto quello dell’impostazione del
gioco. Compie qualche strappo dei suoi, ma si rivelano tutto sommato
fine a se stessi.
BORJA
VALERO 6+. La Juventus da conferma di essere un complesso, come
detto, fisicamente quasi imbattibile. Quindi ci si aspetterebbe un
Borja in piena sofferenza di fronte agli energumeni bianconeri.
Invece abbastanza spesso, con l’esperienza, è riuscito a
recuperare qualche pallone importante. Dal punto di vista offensivo
invece la solita lucida regia senza tuttavia trovare la giocata
importante.
CANDREVA
5+: Inizia bene, come tutta la squadra che comunque per circa
mezz’ora tiene bene il campo. E da una sua iniziativa sulla destra
peraltro nasce l’unica potenziale palla gol nel primo tempo.
Peccato però che il suo rasoterra non trovi la sponda vincente di
nessun nerazzurro. Poi però cala vistosamente, finendo decisamente
in sofferenza fin quando non viene richiamato in panchina.
BROZOVIC
5,5: Un inizio ordinato, senza le sue proverbiali svagatezze e
senza girare a vuoto per il campo. Poi quando l’Inter cala lui si
eclissa proprio, dando l’impressione, come suo solito, di non
mettere sul terreno di gioco tutto quello che ha . Sono sue le uniche
due mezze occasioni nerazzurre della ripresa, e specie nella seconda
fa imprecare, perché dal limite, dopo essersi liberato e riuscendo a
ritagliarsi un discreto spazio, col sinistro non riesce a trovare lo
specchio calciando a lato.
PERISIC
5-: Che avevi oggi Ivan? Ok, il croato ci ha non di rado abituato
a partite, o spicchi di partite dove si eclissa completamente, ma
oggi proprio ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare,
compreso apparenti banali controlli di palla. Peccato perché con un
Perisic almeno al 60% di quello che ci ha mostrato nelle prime 15
giornate, forse si poteva sperare timidamente anche nel colpaccio.
ICARDI
5,5: Che fosse un tipo di partita non congeniale alle sue
caratteristiche lo si sapeva da agosto. Tuttavia, anche se non
sempre, ha provato a combattere e a fare sportellate per provare a
far gioco anche lontano dall’area, con risultati non sempre
apprezzabili. E poi oggi ha pagato la giornata di scarsa vena di
Antonio e Ivan. Suo il tiro bloccato con la mano da Benatia e che
provocherà un po’ di discussioni per qualche giorno.
DALBERT
6: Rileva il quasi disastroso Santon e seppur senza far cose
memorabili si porta a casa la pagnotta. Una mezz’ora, quella che
Spalletti gli concede, che significa molto in termini di fiducia e
autostima. Suo il piedino che devia in angolo una conclusione quasi a
porta vuota di Khedira.
GAGLIARDINI
6-: In campo per alzare il muro in mezzo, visti gli attacchi
sempre più massici degli avversari, tutto sommato esegue le
direttive di Spalletti sia pure con qualche pallone non giocato in
maniera ottimale.
EDER
5: 8 minuti circa, recupero compreso. Pochi per giudicarlo forse,
ma quel fallo inutile con giallo annesso a palla ormai persa dalla
Juve, ha regalato una chance importante da calcio di punizione agli
avversari.
SPALLETTI
6,5: La squadra comunque, anche in una partita complicatissima e
sofferta come questa, non si è disunita e non è mai naufragata,
mantenendo sempre le distanze tra i reparti. Un merito grandissimo
questo da parte del Mister. Quando verrà immessa qualità in questa
squadra ne vedremo davvero delle belle.

Commenti
Posta un commento