di
Usul Muad’Dib Ximenes
In
una congiuntura dove i giornali smettono di informare ed i lettori
smettono di comprarli risparmiandosi i soldi ed anche una quotidiana
mistificazione della realtà, la categoria dei giornalisti dovrebbe
rendere grazie all’Inter per gli spunti dati. Ed invece nulla.
Wanda&Icardi,
Coutinho, mercato da poveri: la pausa dal campionato
non manda in vacanza gli attacchi a cadenza giornaliera.
La
cessione di Coutinho viene così declinata a fini denigratori verso
chi, illo tempore, fu reo di svenderlo a poche lire. E da lì
una rassegna dei grandi ex, incompresi in nerazzurro, e poi esplosi
altrove.
L’obiettività,
parola inserita dalla prestigiosa Treccani nella lista
di quelle in pericolo di estinzione, basterebbe da sola ad illuminare
certe menti ottenebrate dalla faziosità dei bidoni.
Per
restare in Italia, il Milan con i casi recenti di Pierre Aubameyang
(REGALATO PER UN MILIONE DI €!), Bryan Cristante e con quello più datato ma rumoroso di Vieira spedito all’Arsenal dove si affermerà
come giocatore di livello mondiale.
E
la Juve?
Gli esempi non mancherebbero nemmeno in casa loro: a Thierry Henry, il più eclatante, fanno compagnia Ibrahimovic e Vieira comprati proprio dall’Inter in piena Calciopoli. Tutti sottolineano che la Juve fu costretta a vendere, ma nessuno dice che avrebbe potuto contrattare molto più di quel tozzo di pane speso da nerazzurri per acquistarli.
Gli esempi non mancherebbero nemmeno in casa loro: a Thierry Henry, il più eclatante, fanno compagnia Ibrahimovic e Vieira comprati proprio dall’Inter in piena Calciopoli. Tutti sottolineano che la Juve fu costretta a vendere, ma nessuno dice che avrebbe potuto contrattare molto più di quel tozzo di pane speso da nerazzurri per acquistarli.
Dimenticanze.
Come
quelle relative a Julio Cesar, Cambiasso, Maicon,
Sneijder. Vale a dire l’asse portante di un’Inter capace
di vincere tutto e costata globalmente venti milioni di euro.
Nella
memoria contano però solo i demeriti perché fanno più
notizia a seconda della latitudine.
I Bidoni di Appiano, per esempio, sono più puzzolenti e rumorosi
di quelli di Milanello e Vinovo.
Così dicono.
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