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Joao E Gabi: tra un “arrivederci” ed un “addio”



di Usul Muad’Dib Ximenes

Una separazione col sapore di divorzio.
Come tutte le storie d’amore cominciate con meravigliose premesse, anche quella tra Joao Mario e Gabigol con l’Inter ha vissuto nella giornata di ieri il prologo dei titoli di coda.
I due giocatori hanno ufficialmente salutato l’Inter, formalmente a titolo temporaneo, ma con il reciproco desiderio che questo arrivederci si trasformi in qualcosa di più duraturo e definitivo.

La storia dei due rappresenta un fallimento sportivo ed economico di proporzioni impressionanti. Il brasiliano con appena 10 presenze in nerazzurro è costato complessivamente 193.000 € per minuto giocato. Appena meglio il collega portoghese che pure aveva lasciato intravedere margini di crescita ed inserimento, prima di rigettare il benefico vaccino Spalletti perdendosi così definitivamente nelle nebbie dell’anonimato.

È stato giusto separarsi da entrambi limitando le perdite di un rapporto senza presente né futuro. Nella stagione corrente peseranno complessivamente sul bilancio interista per 26 milioni di euro, appena alleggeriti dai circa 7 milioni (costo del prestito e risparmio sugli stipendi) versati dal Santos e dal West Ham.

Morale di Esopo: come in ogni brutta favoletta che si rispetti, anche questa l’esperienza può e deve servire da insegnamento per il futuro. Mai affidarsi a un procuratore esterno alla società (Kia Joorabchian) per scegliere ed acquistare giocatori. Perchè come ogni buon mercante baderà al proprio interesse e non a quello altrui.
E, soprattutto, mai pagare due o più persone per svolgere lo stesso compito: che si chiami Piero, Walter o Brancaleone, meglio rischiare lo sbaglio del singolo DS che fare altre figure collettive da...


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