Passa ai contenuti principali

L’Inter e quel puzzle che va ricomponendosi




di Usul Muad’Dib Ximenes

La giornata di ieri può rappresentare uno snodo cruciale nel presente e nel futuro dell’Inter.
Le parole dell’avvocato D’Amico riportate da questo blog in esclusiva (https://goo.gl/TkQHfv), confermavano la veridicità di una trattativa, quella per Pastore, che ieri ha vissuto il suo diapason emozionale con le inequivocabili aperture del giocatore e del plenipotenziario parigino Al Khelaifi.

Le difficoltà per portare a Milano il giocatore rimangono ben presenti sul tavolo da gioco. Strappare il giocatore ai ricchi emiri, richiederà comunque una dose di diplomazia e di solide argomentazioni auree (il dinero, insomma) che costringerà al binomio Ausilio&Sabatini ad uno sforzo di calcolatrice e di fantasia.

Insieme alle cessioni di quei giocatori a vario titolo dati in partenza.
Eder e Brozovic, al netto di qualche timido risveglio, sono entrambi sacrificabili sull’altare di quel rafforzamento predicato anche in dialetto toscano da Spalletti. L’italo-brasiliano non sempre ha risposto “presente” quando è stato chiamato in causa mentre il croato, lunatico ed indolente, non ha mai offerto le sufficienti garanzie di concentrazione e continuità nel rendimento.
Anche il giovane Pinamonti e uno tra Nagatomo e Santon potrebbero lasciare subito i nerazzurri. Il giovane attaccante, come tutti i suoi coetanei, necessità di crescere e per farlo dovrebbe giocare: nessuna squadra è disposta a valorizzare un giocatore in prestito ed anche per ragioni di bilancio, la strada maestra sarebbe la cessione con la clausola di “recompra”. Il terzino giapponese e quello italiano invece, per motivi diversi, fanno traffico nel loro settore di competenza ove nessuno degli interpreti in rosa è riuscito ad affermarsi come vero titolare.

Se tutte le cessioni andassero a buon fine, il che è difficile, insieme al suddetto Pastore potrebbero arrivare almeno altri due giocatori: un centrocampista di fosforo e sostanza già pronto all’uso e un attaccante che possa complementare o sostituire Icardi.
Una mini rivoluzione tecnica capace di fendere le nebbie della rassegnazione gravitanti su squadra ed ambiente in vista della rincorsa all’indispensabile quarta posizione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA



Commenti

Post popolari in questo blog

Intervista ESCLUSIVA a Franco Caravita

Di Usul Muad’Dib Ximenes, Francesco De Nigris e Carla Pilleri Franco Caravita,  tifoso nerazzurro da tutta una vita, ha contribuito a fondare nel 1969 il gruppo Boys San. A tutt'oggi è pacificamente considerato come uno dei  leader nonché portavoce della Curva Nord dell'Inter. Dopo alcuni atteggiamenti censurabili, Balotelli fu scaricato dalla curva e poi ceduto. Icardi invece, dopo i fatti di Reggio Emilia e la sua capziosa autobiografia, di fatto perdonato. Ha prevalso nel caso di Mauro la ragion di stato? "Quello che scrivi nel libro riflette il tuo pensiero e la tua personalità ed è destinato ad essere letto da milioni di persone: in quell’autobiografia   furono scritte alcune cose false e da lì derivò un’ovvia incompatibilità con noi (della Nord, ndr) che avevamo ricevuto le offese e che per questo ci siamo sentiti moralmente offesi. Alla mia età sono portato a guardare le cose nell’ottica del padre di famiglia: continuo a consi...

Coutinho Sì, Coutinho No

di Usul Muad ’Dib Ximenes Da quando il Barcellona ne ha ufficializzato l’acquisto, esistono 160 milioni di motivi (in €) per chiedersi cosa sarebbe successo se l’Inter non avesse ceduto a suo tempo Philippe Coutinho al Liverpool. Questo modesto scrivente non ha la presunzione di avere tutte le risposte perché se così fosse insegnerebbe, parafrasando Guglielmo da Baskerville, teologia a Parigi. C’è di certo che Coutinho è una gioia per gli occhi di chi ama il calcio, mescolando tecnica di base sopraffina con velocità di pensiero superiore alla media al servizio di un dribbling condito da tiro preciso e potente. Ed ancor più certo è che in Inghilterra si è consacrato grazie ad allenatori che ne hanno esaltato le doti inserendolo in un collettivo che potesse far fronte alle sue mancanze. Infatti, prima Rodgers e poi Klopp, lo hanno sostanzialmente esonerato, in fase di non possesso , dal logorio del pressing e dei compiti difensivi. Il calcio di Spalletti ...

Parola di bomber: intervista esclusiva ad Aldo Serena

di Usul Muad’Dib Ximenes Aldo Serena oltre ad essere stato un grande centravanti sui campi di gioco è ora apprezzato commentatore tecnico per le reti Mediaset. Campione d’Italia con l’Inter dei record nel 1989 è, tra le altre cose, anche un doppio ex di Inter e Torino. Lo abbiamo intervistato, in esclusiva per i lettori di Interismi Inusuali, a poche ore dalla sfida con i granata. Gentile Signor Serena, grazie per aver accettato il nostro invito. Prego. Domani l’Inter affronterà la prova Torino: vincendo, Spalletti eguaglierebbe Bersellini con sei vittorie consecutive casalinghe dall’inizio del campionato. Che partita si aspetta domani? Con un pubblico straordinario come quello che si annuncia al Meazza ci saranno motivazioni straordinarie per tutti i giocatori nerazzurri. D’altro canto c’è un Torino che ha preso una bella boccata d’ossigeno contro il Cagliari e cercherà di invertire la rotta in una stagione che avrebbe dovuto vedere i granata da pr...