di
Usul Muad’Dib Ximenes
Andrea
Mandorlini è stato libero
dell’Inter dei
record
1988-1989. Con la maglia nerazzurra
ha
collezionato 180 presenze e nove reti,
conquistando
anche una supercoppa italiana
ed
una coppa Uefa. Ha intrapreso la carriera da
allenatore
seguendo sempre con affetto i colori
interisti.
Mister,
quali rimedi pratici può esperire un allenatore come Spalletti
quando i suoi giocatori fanno poco movimento senza palla e soffrono
da morire il pressing alto degli avversari sul primo portatore?
(sorride)
- “Prendo atto della sua lettura che però voglio sottolineare come
sua. Fino a cinque, sei settimane fa la squadra era in testa e tutto
funzionava bene. Poi improvvisamente qualcosa si è inceppato e si
vede. Difficile dire se le cause siano quelle indicate da lei. Non mi
permetto di mettere becco perché ho troppa stima di Luciano che è
un bravissimo allenatore e saprà trovare le giuste soluzioni.”
Negli
ultimi venti minuti di Inter-Roma, il tecnico ha abiurato la
disposizione iniziale, che sembra non dare le certezze dei primi
mesi, passando ad un atipico 4-3-1-2 che ha liberato idee ed
occasioni. In situazioni simili quanto è difficile per un tecnico
accantonare il vecchio modulo provando da inizio gara qualcosa di
diverso?
“I
cambiamenti si provano durante la settimana. Nulla
si improvvisa e tutto ciò che viene proposto in partita è difficile
che non sia già stato
sperimentato durante gli allenamenti. L’Inter contro la Roma ha
giocato una buonissima partita, migliore rispetto a quella di
Firenze. Al di là
dell’aspetto tattico di cui non parlo, è importante ritrovare la
brillantezza fisica di cinque, sei partite fa.”
Da
tifoso interista e da addetto ai lavori: che tipo di giocatore
consentirebbe a questa Inter un effettivo salto di qualità?
“Forse
un giocatore capace di regalare fantasia ed imprevedibilità. Abbiamo
preso Rafinha che andrà ora valutato sul campo perché un conto è
giocare nel Barcellona che fa il 70-80% di possesso palla ed un altro
è farlo in un’altra squadra. Ma Luciano è talmente bravo che
sicuramente troverà le risposte adatte a questi quesiti.”
Mister,
quando la rivedremo di nuovo in panchina?
(sorride)
- “Io mi auguro presto anche se qui i tempi si allungano. Aspetto
con (im)pazienza e nel frattempo mi aggiorno e cerco di vedere più
partite possibili.”
SI
RINGRAZIA IL MISTER MANDORLINI PER LA SUA CORTESIA E DISPONIBILITÀ.
È
possibile la riproduzione totale e parziale dell’intervista solo
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