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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

HELLAS VERONA: IL NOSTRO RIVALE DI OGGI AI RAGGI X

di Usul Muad’Dib Ximenes A parole il Verona non si considera battuto in partenza malgrado i venti punti di distanza tra le due rivali odierne. Per bocca del suo allenatore gli scaligeri “se la giocheranno con le proprie forze e con il coraggio delle proprie idee”. Solo pretattica o assisteremo ad una gara a viso aperto? Sicuri assenti tra i padroni di casa saranno Caceres, Valoti e Ferrari . Reduci da una dura debacle in casa dell’Atalanta esiste la possibilità che Pecchia abiuri temporaneamente il suo 4-3-3 per affidarsi ad un più oculato 4-4-2. Disposizione tattica in pillole : in fase di non possesso l’Hellas porta il pressing a partire dalla punta centrale coadiuvato dalle due ali. Le linee tendono a compattarsi e sovente uno dei tre centrocampisti centrali si abbassa sulla linea dei difensori formando una linea a cinque . In fase di possesso palla , è prediletto il ricorso alle corsie esterne ove i terzini si alternano in fase di spinta. La costruzione...

LE RIVALI – viste da vicino

di Usul Muad’Dib Ximenes In attesa di Torino- Cagliari il cui risultato sarà ininfluente per i vertici della classifica, hanno vinto tutte le rivali e dirette concorrenti dell’Inter per un posto in Champions League. Pur con diversi distinguo. La Juventus , dopo le recenti battute d’arresto, conferma l’inerzia positiva del periodo battendo fuori casa, a San Siro, il Milan nell’anticipo clou del sabato. Con doppio Higuain, ritornato letale, regola i padroni di casa che dopo i rovesci con le due romane e nel derby completano il poker di sconfitte contro gli avversari diretti. La panchina di Montella resiste. Per ora. La Lazio di Inzaghi prolunga il suo magic moment con la trasferta campana a Benevento. Il cambio in panchina non ha sortito ancora gli effetti sperati per i campani, mestamente ultimi in classifica con zero punti. Lo score finale di 1-5 legittima la Lazio e il bomber Immobile tra le grandi certezze di questo primo quarto di stagione. Il Napoli vince e ...

Mauro Icardi ed il mito del centravanti perfetto

di Usul Muad’Dib Ximenes Esistono personaggi pubblici che hanno il dono innato, o coltivato, di creare opinione . Mauro Icardi è per l’appunto una di queste persone. Che giochi bene o male. Che segni o vada in bianco è sempre sulla bocca di tutti. Ultima in ordine di tempo è stata quella di Bruno Longhi , decano e stimato giornalista di Mediaset. “ Ha limiti tecnici evidenti, specie quando deve lavorare per la squadra ”, pur riconoscendo che “ forse è il più grande centravanti d’area di rigore ” sentenzia il giornalista interrogato sulla questione. Alcune rapide considerazioni su Icardi e sulle molte critiche che gli rivolgono fuori e dentro il mondo Inter. La prima, di carattere generale, è che non esiste esercizio più antipatico del paragonare tra loro persone diverse per storia, caratteristiche ed esperienze. Per quanto ci si sforzi, non si troveranno mai due persone esattamente coincidenti ed identiche fra loro . È la grande forza e bellezza d...

L’inter sta (veramente) tornando?

di Usul Muad'Dib Ximenes Tempo di bilancio e di bilanci in casa Inter . É il Ceo Alessandro Antonello a fare il padrone di casa nella conferenza stampa che fa da appendice ai lavori dell’assemblea dei soci. Stringendo al minimo i dettagli sui numeri, il fatturato cresce e le perdite dell’esercizio calano. L’ EBITDA ( un numerino magico che indica la capacità di un’azienda di generare profitto ) si attesta sul + 67,5 milioni . L’amministratore delegato dell’Inter è prodigo di parole e di argomenti. Assicura che i limiti del fair play finanziario sono stati rispettati (l’UEFA si pronuncerà nel prossimo febbraio) e che le prospettive societarie sono rosee. È davvero #InterIsComing ? Stavolta sembra proprio di sì . Anche se le zone d’ombra e gli interrogativi rimangono. Su tutti il discorso sullo stadio, cogestito insieme al Milan , che risulta di fatto essere vero convitato di pietra all’assemblea. Se da un lato si ribadisce il mantra del Meazza come na...

Dove iniziano e finiscono i meriti di un allenatore?

di Usul Muad ’Dib Ximenes La domanda è sulla bocca di molti tifosi: di chi i meriti di questo esaltante (e inaspettato) primo quarto di campionato dell’Inter? Secondo un vecchio adagio la vittoria è figlia di molti padri e la sconfitta solitamente dell’unico che paga quando le cose non vanno bene: l’allenatore . Partirei proprio da questa considerazione. Nel Post Triplete l ’Inter ha cambiato 11 allenatori : almeno una volta e mezza a stagione . Luciano Spalletti ha preso l’Inter nel periodo più delicato possibile : squadra reduce da una stagione che l’ha relegata fuori da tutte le coppe, organico che andava pesantemente ritoccato al rialzo in molti ruoli, mercato bloccato dal fair play finanziario e dal governo cinese. Col dovere esplicito di riportare la squadra tra le prime quattro della classe per riascoltare la musichetta della Champions League. Un po’ come chiedere ad un esercito di uomini con lance e pietre di sfidare e sconfiggere reparti dotati di fucili e ...

Spalletti e quel miracolo chiamato Entusiasmo

di Usul Muad’Dib Ximenes Ventisei punti dopo dieci partite di campionato: solo in tre circostanze l’Inter è stata capace di un bottino così consistente. L’ultima volta nel 1997. Era l’Inter di Gigi Simoni, Simeone ed un certo.. Ronaldo . Il merito è per grandissima parte di Luciano Spalletti. Ha ereditato una squadra spenta e depressa da tante delusioni vincendo con entusiasmo e duro lavoro quotidiano le oggettive difficoltà del fair play finanziario, del blocco degli investimenti imposto da Pechino e dello scetticismo dei tifosi per una squadra che dopo la chiusura del mercato continuava ad essere incompleta e senza valide alternative ai titolari. Ma lui non ha fatto mai una piega. Mai una lamentela. Mai un ultimatum. Ha da subito imposto regole ferree e cultura del lavoro insistendo su un preciso modulo base. Come un naufrago ha fatto di necessità virtù , recuperando alla causa giocatori dati per finiti come Nagatomo e trasformando onesti comprimari come D’a...

Napoli-Inter: la sublime bellezza della strategia applicata alla tattica

di Usul Muad’Dib Ximenes Se Annibale Frossi, ex giocatore ed allenatore dell’Inter passato alla storia per la sua miopia e per essere stato precursore ante litteram dei giocatori in campo con gli occhiali, avesse potuto osservare la partita di ieri sera ne sarebbe stato oltremodo orgoglioso ed affascinato. Essendo un convinto teorico della rara bellezza del pareggio a reti bianche, non avrebbe potuto fare a meno di elogiare a distanza di settant’anni l’Inter scesa in campo al San Paolo. “ Conosci te stesso prima ancora del tuo avversario”. Il lavoro di Spalletti prende le mosse da una massima di psicologia di base. E così è accaduto. Consapevole di non poter sfidare con le sue stesse armi, senza uscirne malconcio, un avversario più dotto e più esperto capace di muoversi a memoria e in sincrono financo nel buio, l’allenatore interista ha predisposto le sue contromosse. Squadra corta e capace nel primo tempo di portare un pressing ficcante ed efficace sui primi po...

Aspettando Napoli-Inter: numeri e curiosità della sfida al vertice del San Paolo

di Usul Muad’Dib Ximenes C’è stato un tempo in cui Napoli-Inter era un crocevia per lo scudetto non dissimile dal derby di Milano e dai confronti delle due milanesi con la Juve. Erano i ruggenti fine anni ottanta del secolo scorso. Gli anni di Ferlaino e del presidente Pellegrini. Di Zenga, Matthaus, Careca e Maradona. Di Berti e Bruno Giordano. Era quello il tempo in cui i campioni internazionali guardavano alla nostra Serie A come tappa naturale di arrivo della propria carriera e non, come oggi, a una semplice stazione di transito prima di poter sbarcare in Liga o in Premier League. Precedenti e statistiche: quello che andrà in scena al San Paolo stasera sarà l’incontro numero 73 in terra campana tra le due compagini. Lo score è nettamente a favore dei padroni di casa con 36 affermazioni (17 sono quelle degli ospiti). Le difficoltà dell’impegno per l’Inter sono riassunte in un dato statistico lampante: non vince in campionato in casa del Napoli dal 1997 (uno 0-2 f...

Un Derby made in Heaven ( sorrisi e cartoline dal paradiso)

di Usul Muad’Dib Ximenes Ore 20.35 di una domenica qualunque del Paradiso degli sportivi. Tre anime si aggirano con discrezione lungo i sobborghi di una zona residenziale del Cielo. Sono tre anime distinte che al pari delle altre conservano l’aspetto e lo spirito della loro condizione umana. “ Dovremmo fare prestino… A momenti ci sarà il fischio di inizio” dice il più mingherlino di siffatta compagnia così eterogenea. “ Siamo perfettamente in orario” gli replica il più anziano, che nulla ha perduto del carisma e dell’ascendente di un tempo. Al fischio di inizio i tre, nel frattempo rifugiatosi presso un anonimo sgabuzzino adibito al rifugio di scope e secchielli, occupano un improbabile tavolino e accendono il monitor in collegamento col pianeta terra. Spalletti sorprende le attese della vigilia spostando il fosforo di Borja Valero subito dietro a Icardi. Il portoghese Joao Mario deve infatti arrendersi a una tonsillite che spalanca le porte dell’undici ...

Il Derby dello yen

di Usul Muad’Dib Ximenes Suona l’ottava giornata. E Milano, quella che lavora, quella da bere e quella che tifa si trova da giorni sulle tribune idealmente già rumoreggianti di tifo e bandiere colorate che garriscono al vento del microclima del Meazza. Sarà, quello di domani, il derby numero 219 nelle sole partite ufficiali comprensive di scontri in campionato e coppe. Nel computo totale è l’Inter a guidare l’ultrasecolare confronto dall’alto delle sue settantasette vittorie. Ma che Derby sarà quello di domenica 15 ottobre? D come Derby e come decisivo . Le due squadre sono separate in classifica da sette punti. Mentre l’Inter viaggia, a dispetto delle critiche al gioco, a vele spiegate in compagnia della Juve e del Napoli mangiatutto, il Milan si trova già innanzi al primo fondamentale bivio stagionale. Dopo i rovinosi capitomboli contro Lazio, Sampdoria e Roma la panchina di Montella comincia a scricchiolare. In sette giornate di campionato l’ex aeroplani...

INTERVISTA A SANDRO MAZZOLA

di Usul Muad’Dib Ximenes Gentile Signor Mazzola, mi permetta anzitutto di ringraziarla per aver accettato l’intervista. “ Si figuri. E’ un piacere” Domenica è scomparso il tecnico che per quasi 10 anni potè fregiarsi del titolo di “ultimo allenatore scudettato dell’Inter”. Eugenio Bersellini. Caso volle che fu anche il primo tecnico con cui lavorò non appena terminata l’attività agonistica nel 1977. Ebbe un ruolo sulla scelta dell’Eugenio o fu una decisione presa personalmente da Mr. Ivanoe Fraizzoli? Ha buona memoria. Fu una scelta interamente mia. Nelle more del ritiro studiavo già da dirigente in pectore e ritenevo che Bersellini fosse il profilo giusto per l’Inter. Quando andai dal Presidente (Fraizzoli, ndr) a parlargli della mia scelta lui mi rivolse uno sguardo enigmatico e mi disse: “Va bene. Ma ricorda che io voglio vincere..” Parliamo di un calcio completamente diverso da quello attuale. Quasi un universo ed uno sport totalmente differente. Qu...