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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Intervista esclusiva ad Andrea Mandorlini

di Usul Muad’Dib Ximenes Andrea Mandorlini è stato libero dell’Inter dei record 1988-1989. Con la maglia nerazzurra ha collezionato 180 presenze e nove reti, conquistando anche una supercoppa italiana ed una coppa Uefa. Ha intrapreso la carriera da allenatore seguendo sempre con affetto i colori interisti. Mister, quali rimedi pratici può esperire un allenatore come Spalletti quando i suoi giocatori fanno poco movimento senza palla e soffrono da morire il pressing alto degli avversari sul primo portatore? (sorride) - “Prendo atto della sua lettura che però voglio sottolineare come sua. Fino a cinque, sei settimane fa la squadra era in testa e tutto funzionava bene. Poi improvvisamente qualcosa si è inceppato e si vede. Difficile dire se le cause siano quelle indicate da lei. Non mi permetto di mettere becco perché ho troppa stima di Luciano che è un bravissimo allenatore e saprà trovare le giuste soluzioni.” Negli ultimi venti minuti...

L’Inter e quel puzzle che va ricomponendosi

di Usul Muad’Dib Ximenes La giornata di ieri può rappresentare uno snodo cruciale nel presente e nel futuro dell’Inter. Le parole dell’avvocato D’Amico riportate da questo blog in esclusiva ( https://goo.gl/TkQHfv ), confermavano la veridicità di una trattativa, quella per Pastore , che ieri ha vissuto il suo diapason emozionale con le inequivocabili aperture del giocatore e del plenipotenziario parigino Al Khelaifi . Le difficoltà per portare a Milano il giocatore rimangono ben presenti sul tavolo da gioco. Strappare il giocatore ai ricchi emiri, richiederà comunque una dose di diplomazia e di solide argomentazioni auree (il dinero, insomma) che costringerà al binomio Ausilio&Sabatini ad uno sforzo di calcolatrice e di fantasia. Insieme alle cessioni di quei giocatori a vario titolo dati in partenza. Eder e Brozovic , al netto di qualche timido risveglio, sono entrambi sacrificabili sull’altare di quel rafforzamento predicato anche in dialetto toscano da S...

Intervista Esclusiva a Donato Di Campli

di Usul Muad’Dib Ximenes Donato Di Campli è un avvocato e procuratore sportivo italiano. Cura gli interessi di alcuni giovani di prospettiva come Mamadou Coulibaly. Pochi procuratori conoscono il modus operandi del Paris Saint Germain come lei. Da addetto ai lavori, quanto giudica probabile l’arrivo di Javier Pastore all’Inter in questa finestra di mercato? “ Personalmente dubito molto che la trattativa, visto anche il poco tempo a disposizione, possa giungere a conclusione positiva.” Se esiste, quale sarebbe il modo migliore per tentare di strappare alla squadra francese quei giocatori che non desidera cedere? “ Mi scuso, ma preferirei non rispondere ad alcuna domanda sul Paris Saint Germain”. Tra i suoi assistiti figura quel Mamadou Coulibaly che l’estate scorsa fu ad un passo dall’Inter prima di accettare l’Udinese. A che punto è la crescita del ragazzo? “ Sta facendo benissimo. È un ragazzo del 1999 destinato ad arrivare presto su...

INTERVISTA ESCLUSIVA AD ANDREA D’AMICO

di Usul Muad’Dib Ximenes Andrea D’amico è un procuratore sportivo nonché noto agente FIFA. Già segretario generale dell’Assoprocuratori, rappresenta gli interessi di giocatori internazionali come Domenico Criscito e Sebastian Giovinco. Probabilmente sentirà chiedersi di Criscito anche quando dorme. A pochi mesi dalla scadenza del suo contratto ed a pochi giorni da quella della sessione invernale del mercato, quante possibilità realistiche ci sono di rivedere il giocatore da subito in Italia? “ Secondo me, da subito direi molto poche” Il Ds Piero Ausilio è un estimatore di vecchia data del giocatore. Le ha ribadito recentemente l’interesse dell’Inter per lui? “ Ne abbiamo parlato diverse volte ma attualmente non la pista non è calda né concreta.” Il binomio Pastore-Inter è una suggestione ricorrente. Ma trattare col Psg sembra complicato quasi quanto farlo con il Calvin Candie del film “Django Unchained” di Quentin Tarantino...

Joao E Gabi: tra un “arrivederci” ed un “addio”

di Usul Muad’Dib Ximenes Una separazione col sapore di divorzio . Come tutte le storie d’amore cominciate con meravigliose premesse, anche quella tra Joao Mario e Gabigol con l’Inter ha vissuto nella giornata di ieri il prologo dei titoli di coda. I due giocatori hanno ufficialmente salutato l’Inter, formalmente a titolo temporaneo, ma con il reciproco desiderio che questo arrivederci si trasformi in qualcosa di più duraturo e definitivo . La storia dei due rappresenta un fallimento sportivo ed economico di proporzioni impressionanti. Il brasiliano con appena 10 presenze in nerazzurro è costato complessivamente 193.000 € per minuto giocato . Appena meglio il collega portoghese che pure aveva lasciato intravedere margini di crescita ed inserimento, prima di rigettare il benefico vaccino Spalletti perdendosi così definitivamente nelle nebbie dell’anonimato. È stato giusto separarsi da entrambi limitando le perdite di un rapporto senza presente né futuro. Nella st...

Mourinho 55

di Usul Muad’Dib Ximenes “ My name is Josè Mourinho. I’m not “pirla” because i am a special one .” Sono trascorsi quasi 10 anni, da quell’estate 2008, in cui un tecnico lusitano sbarcava ad Appiano Gentile con il suo bagaglio fatto di italiano primitivo ed enorme ambizione . Altre sono le cose di cui non ha mai fatto difetto: la spropositata considerazione di sé tale da sconfinare a volte in presuntuosa arroganza insieme ad una voglia cannibalesca di vincere a tutti i costi . Facendo proprio un celebre motto di Rita Levi Montalcini , ha riempito di vita i suoi due anni all’Inter intensi come decenni senza farsi mancare nulla. Ha litigato con quasi tutti i colleghi e ridotto ai minimi termini buona parte dei giornalisti di tv e carta stampata. Con il suo magnetismo ha affabulato i tifosi dell’Inter e parte di quelli altrui che lo criticavano con l’inconfessato desiderio di averlo alla guida del proprio team . Ha vinto tanto trasformando una squadra, che già er...

Mercato con vista e destinazione Champions League

di Usul Muad’Dib Ximenes “ Dove vuole andare l’Inter?” si domanda oggi Fabrizio Bocca di “La Repubblica” analizzando l’operato nerazzurro a pochi giorni dalla conclusione del calciomercato. Dice pochissime cose condivisibili e alcune totalmente sbagliate . “ Errare humanum est ” e qualche volta anche scusabile. Ma non questa. Il sunto del suo discorso: l’Inter spende e spande (?!?) per Rafinha , Lisandro e forse Pastore . Dietro questi prestiti in realtà ci sarebbero impegni di spesa importanti ( ma chi lo dice, poi? ) Forse ne incasserà una trentina per Joao Mario ( forse ). Zhang piangerà amaro senza la Champions perché ai nuovi arrivati comunque uno stipendio lo si dovrà dare ( come al suddetto giornalista che, immaginiamo, non scriverà gratis per il suo giornale ). In definitiva, i nerazzurri prima farebbero finta di rispettare gli impegni del Fpf e poi si lascerebbero andare a spese che non sarebbero comunque garanzia di successo perché la squadra è...

Ricavi e classifiche: l’oro di Suning

di Usul Muad’Dib Ximenes Deloitte Football Money League 2018 . Si tratta di un’enfasi anglofona per definire la classifica dei club più virtuosi ed abili a generare ricavi nel 2017. Fanno la voce grossa, come prevedibile, le squadre della Premier League (ben dieci nelle prime venti posizioni). Poche sorprese invece nella Top Ten con le grandi di Spagna, il “qatariano” Psg ed, ultima della lista nonché unica tra le italiane, la Juventus. La sorpresa è l’Inter, fuori dai ricavi dell’Europa nobile della Champions dall’ormai lontano 2011, balzata a sorpresa al 15° posto . Ricavi in aumento per 83 milioni di € rispetto al 2016 e ben 130 provenienti da contratti e sponsorizzazioni stipulati dopo l’avvento della proprietà cinese. Non è tuttavia solo oro a 24 carati quello proveniente dall’estremo oriente . È stata infatti la stessa società nerazzurra, nell’informativa rilasciata agli investitori dopo l’emissione del bond da 300 milioni, a sottolineare le difficoltà di...

Cicala e formica: la voce del cuore e quella della ragione

di Usul Muad’Dib Ximenes Non si vince da sei gare , i musi lunghi si accentuano e il sorriso rassicurante dello Spalletti messianico di qualche mese fa ha lasciato posto al viso corrucciato delle ultime delusioni post partita. Dopo Inter-Roma, lo specchio delle ambizioni restituisce al supporter interista dei riflessi contrastanti e dubbiosi. Ci eravamo forse illusi un po’ tutti . E non è peccato . Un vecchio adagio sostiene che quando si intraprende un cammino occorre sempre mirare lo sguardo all’orizzonte davanti a sé. Ma non esiste percorso esente da da dubbi ed incertezze: è quello il momento in cui fermarsi a riflettere e voltarsi metaforicamente ripensando a ciò che ci si è lasciati alle spalle . Lo scorso campionato si avvicendarono cinque allenatori sulla panchina interista. Una mattanza tecnica, economica e di prestigio conclusasi con la squadra fuori da tutte le coppe . Si è ripartiti con un tecnico di spessore che ha accettato una sfi...

Tg Inter: le notizie nerazzurre commentate in breve

di Usul Muad’Dib Ximenes Mario Sconcerti: “Quello dell’Inter è un crollo vero al quale serve una spiegazione” Pesano tremendamente sul giudizio le sconfitte contro Udinese e Sassuolo (entrambe immeritate). Poi ci sono i pari interni contro le romane, dirette concorrenti, e quello esterno con la Fiorentina che per poco non diventava vittoria. L’Inter ha accusato un fisiologico calo psicofisico, di idee, di ventando prevedibil e e questo è coinciso con il periodo più caldo di scontri diretti dell’intero campionato. Resta la classifica : se Lazio e Roma dovessero vincere i propri recuperi, i giallorossi sarebbero a pari merito coi nerazzurri al quarto posto che però, grazie al pareggio di domenica, avrebbero dalla propria gli scontri diretti . In perfetta media Champions che è sempre stato, e rimane, vero obiettivo stagionale . Meditate, gente. Sconcerti, pure. Davide Santon : chiude il suo account Instagram dopo le minacce per l’errore di domenica....

INTER-ROMA 1-1, LE PAGELLE NERAZZURRE. VECINO CASTIGA-ROMA, GAGLIA-SANTON DA MANI NEI CAPELLI, CANCELO DA BLINDARE.

di Paolo Lazzerini HANDANOVIC 6 . Volendo essere pignoli, forse, sul gol preso è uscito con una frazione di secondo di ritardo. Ma è evidente che in ogni caso le sue colpe sono minime. Per il resto praticamente inoperoso. CANCELO 6,5 . Poco sollecitato in fase difensiva, ha potuto operare con ancor più disinvoltura in avanti, denotando mezzi tecnici - al di là di qualche fisiologico errore - davvero notevoli. Un calciatore da blindare e convincere a sposare il progetto. MIRANDA 7- . Pronti via e dopo pochi minuti perde una palla sanguinosa vicino alla nostra porta. Sarà l’unica sbavatura di una partita per il resto pressoché perfetta, con la ciliegina sulla torta di un gran lancio ad Eder che meritava miglior fortuna. Gran rientro il suo. SKRINIAR 6+ . La gran pressione esercitata nel primo tempo dai giallorossi ha destabilizzato pure Milo, al solito glaciale, con qualche retropassaggio preoccupato ad Handanovic di troppo. Poi nella ripresa ha riacquisito l...

Mezzo pieno (il bicchiere)

di Usul Muad’Dib Ximenes Ieri sera un pragmatico ed un sognatore si sono trovati vicini per guardare insieme il posticipo tra Inter e Roma . Il primo si faceva poche illusioni riguardo alla squadra che avrebbe visto alla ripresa dalla sosta. D’altronde, perché pensare che sette giorni di vacanza avrebbero potuto sanare limiti e difetti della squadra vista qualche settimana prima ? Il sognatore invece sperava che la vacanza potesse sanare i mali del fisico e della manovra , salvo poi arrendersi alla solita tiritera lenta, prevedibile e senza sfoghi utili, causa chiusura del traffico al centro e sulle fasce. Questi “due signori” rappresentano idealmente i due modi di essere di Luciano Spalletti , la cui fede nel 4-2-3-1 di inizio stagione (ieri un 4-3-3 iniziale anomalo) ha fatto pian piano rima con la doverosa necessità di cambiare spartito. Mai più Candreva che toglie luce e spazi a Cancelo sulla stessa fascia. Mai più Gagliardini nel ruolo di play ch...

Le 300 parole di Inter-Roma

di Usul Muad’Dib Ximenes Inter e Roma sono due team reduci da vistose flessioni ed alla ricerca di quella vittoria che in casa nerazzurra manca da inizio dicembre. Gli ospiti devono fare i conti con le assenze importanti di Perotti e Gonalons più l’incognita De Rossi ancora in dubbio. Di Francesco ha impostato la squadra con un 4-3-3 che secondo le fasi di gioco si trasforma in un 3-1-3-3 nella fase di pos sesso e in 4-1-4-1 in quella passiva . I giallorossi amano la costruzione bassa prediligendo la catena di sinistra dove il gioco si sviluppa sulle triangolazioni tra Kolarov- Strootman e Perotti. Sul lato opposto osservato speciale sarà la bestia nera Nainggolan pericolosissimo quando si inserisce palla al piede, nel semispazio, per attaccare centralmente. Punto di forza : la ricerca delle catene laterali per arrivare al cross con il terzino e l’ esterno di attacco . Il credo del tecnico romanista si fonda sulle distanze e sulle posizioni : g...

Inter e Fair Play Finanziario: la situazione spiegata in 300 parole

di Usul Muad ’Dib Ximenes Il binomio Inter - Fair Play Finanziario ha generato nel tempo più discussioni di quelle relative all’esatta colorazione del crine del cavallo bianco di Bonaparte . Varato nel 2010 per dare applicazione al principio dello “ spendere entro i limiti dei propri ricavi “ si è scontrato con le facili scorciatoie perpetrate dai club più ricchi e potenti. Finora c’è chi ha pagato un obolo ( Psg e City ) e chi di pagare non ha ancora smesso di farlo, come l’Inter . Nel 2015 , il presidente nerazzurro Erick Thohir sottoscrive con gli organi Uefa un accordo calato dall’alto: il famigerato Settlement Agreement che impose una robusta cura dimagrante in termini di costi, budget mercato, tetto ingaggi calciatori . Nello stesso anno , l’Uefa allenta le maglie delle regole per garantire maggior flessibilità ed apertura agli investimenti. Questo F pf 2.0 impone la regola del cosiddetto “ Break even ” anche detto “ risultato aggregato ”: una le...